Parte prima - giovedì
Giovedì mattina ho appuntamento alle 9 per un'ecografia della tiroide.
Arrivo
in ospedale alle 8.45 circa, vado al CUP per pagare il ticket: mi
imbatto nel primo scoglio di idiozia della gente che si ferma APPENA
termina la scala mobile... quindi tu che vieni elevato per forza di cose
li tamponi nella schiena. E si incazzano. Fate almeno due passi e
vedrete che non succede, fidatevi!
Secondo scoglio di idiozia: la
mandria ferma sotto al monitor, davanti al totem per prendere il numero.
Dopo cento "permesso... permesso.." finalmente prendo il numero e mi
sposto ad attendere il mio turno.
Seguono altre consuete scene da sportello che si possono immaginare.
Pagato
il ticket, mi avvio verso il reparto: c'era scritto bello grosso sulla
prenotazione e me l'ha anche gentilmente ripetuto l'impiegata quando ho
pagato. AREA BLU QUARTO PIANO RADIOLOGIA.
Ci sono ovunque giganteschi cartelli colorati eppure tante persone si smarriscono in due metri quadri.
Darwin, aiutaci.
Arrivo
agli ascensori dell'area blu, c'è un signore che vuol chiamare
l'ascensore. C'è un tasto per la chiamata e poi ci sono due lampadine
coperte da un "fanale" a forma di freccia. A seconda se l'ascensore sta
salendo o scendendo è illuminata la freccia corrispondente, ma il tasto
di chiamata è sempre solo uno, al centro.
Il nostro uomo si ostina a premere i "fanali" a forma di freccia.
Darwin, dove sei?
Poi finalmente imbrocca il tasto e l'ascensore arriva. Galantemente mi cede il passo e da qui nasce la seguente conversazione:
- Prego, signora!
- Grazie! io vado al quarto, lei?
- Al quarto anche io!! (e mi fissa)
(mi sento in dovere di aggiungere qualcosa) - allora facciamo il viaggio insieme
- eh sì... ma sarebbe meglio farli da un'altra parte i viaggi
(eccolo, quello che vuole lamentarsi dei suoi mali. Lo stronco con lo zen) - Già... ma oggi siamo qui
- eh sì però...
- ...però oggi c'è un motivo per cui dobbiamo essere qui, cerchiamo di non pensare ad altro
(stroncato - tace - arriviamo al piano)
Eccomi in reparto alle 8.50 , in perfetto orario per il mio appuntamento.
Nel
breve lasso di tempo necessario per consegnare i miei documenti in
accettazione, si materializzano in sala d'attesa due personaggi che io
incontro SEMPRE (questo mi spinge a pormi domande sul mio karma):
1)
la Vecchia di Merda, che occupa inutilmente una o più sedie coi suoi
effetti personali: minimo una per sé e una per la borsa, ma se è
possibile ama anche spalmarsi su più sedie: una per sé, una per la
borsa, una per la giacca, se sei fortunata e piove anche una per
l'ombrello (o se ha dei campioni da consegnare per le analisi, la
borsina con dentro pipì e popò);
2) la Persona Ciarliera e Polemica, che in questo caso era rappresentata dal Donnone col Vocione Che Conosce Tutti.
Questo
genere di frequentatore di ospedale molesta gli astanti nella sala
d'attesa con le sue conversazioni a voce alta al telefono, o con il
personale sanitario, o con altri astanti perché, come ho detto, conosce
tutti. Se poi la Persona Ciarliera è anche Donnone Col Vocione, sei
fottuta: la tua unica speranza è sederti distante ed essere chiamata per
la visita prima di lei.
Io non sono particolarmente fortunata:
Vecchia di Merda e Donnone Col Vocione erano separate dalla borsa della
Vecchia... quindi la mia scelta era attendere in piedi accanto al
termosifone morendo di caldo, oppure rischiare l'approccio di Donnone
Col Vocione chiedendo alla Vecchia di togliere la borsa.
Ho scelto la seconda.
Appena mi siedo passa un'infermiera che Donnone Col Vocione, ovviamente, conosce: l'infermiera si ferma a chiacchierare.
Mi giro di tre quarti sul seggiolino nel tentativo di salvare il mio timpano del timbro tonante del Donnone.
Le
chiacchiere finiscono alle 9.15 e Donnone Col Vocione, momentaneamente
disoccupata, parte con il consueto approccio che mi aspettavo e per il
quale avevo preparato una contromossa zen.
(guarda l'orologio) -
Ah... le nove e un quarto.... (io sono sempre girata di tre quarti; mi
fa toc-toc sulla spalla col dito) Scusi, ma lei a che ora aveva
l'appuntamento?
[questa è la domanda che odio più di tutte, capirete perché fra poco]
-
(sii zen - sii zen) Guardi, non mi ricordo, ho consegnato il foglio
dentro all'infermiere... comunque escono loro a chiamare per nome quindi
non ha molta importanza...
Non contenta si gira verso Uomo dell'Ascensore e ripete la domanda.
- Io ce l'avevo alle nove e venti, signora
- MA ANCH'IO!!!! ecco, vede, danno l'appuntamento a tutti alla stessa ora e poi dopo si fa tardi... eh insomma....
-
Beh ma signora qua siamo all'ambulatorio di ecografia, ci sono le
persone che han dovuto bere l'acqua.... è ovvio che se gli scappa la
pipì gli danno la precedenza e la fila sballa un po'... ci va un po' di pazienza...
Grande Uomo dell'Ascensore!!!! Volevo applaudirlo!!
Intanto però pensavo: Donnone caro, ma se avevi appuntamento alle 9.20, che cazzo ci facevi in reparto alle 8.50???
E perché ti lamentavi di non essere stata chiamata alle 9.15? Aspetta almeno le 9.21 !!
[Ecco
perché odio la domanda "Lei a che ora aveva l'appuntamento?" : perché
generalmente viene posta da persone che ce l'hanno ben DOPO l'orario in
cui domandano.
Se sei prenotata per le 9 e alle 9.15 ti rendi conto
di avere cinque persone davanti, capisco la domanda... per cercare di
misurare quanto ritardo c'è.... altrimenti...]
Fortunatamente,
dopo la stroncatura da parte dell'Uomo dell'Ascensore, è uscita
l'infermiera a chiamarmi e ho abbandonato al loro destino questi ameni
personaggi.
Parte seconda - lunedì
Stamattina appuntamento per esami del sangue al Laboratorio Analisi, ore 8.15
Ho già pagato quindi salto la fila del CUP con relativi personaggioni incapaci di leggere il display.
Leggo
i cartelli, trovo la sala prelievi, sempre leggendo i cartelli capisco
dove prendere il numero e fare la fila, quindi mi metto lì ad aspettare.
Questo vi dimostra che CON LA SOLA LETTURA DEI CARTELLI potete trovare risposta alla maggior parte delle vostre domande.
Il
Laboratorio Analisi non è organizzato nel migliore dei modi: ha un solo
display che chiama il numero ma senza indicare lo sportello, e gli
sportelli purtroppo fanno angolo quindi può essere difficile capire dove
è libero.
Inoltre dopo l'accettazione, la fila per il prelievo è 'a
caso': non c'è più il numero, si va alla "chi tardi arriva male
alloggia".
Lo spazio è poco e in men che non si dica si crea confusione, con conseguenti discussioni fra gli utenti.
Per
fortuna stamattina c'è gente abbastanza di buon senso che
spontaneamente ricostruisce la fila secondo la numerazione
dell'accettazione: "signora, lei aveva il novantatré e io ho il
novantaquattro, quindi lei è prima e poi ci sono io... quel signore lì
aveva il novanta quindi adesso tocca a lui...."
Arriva il mio
turno: ho tanti esami da fare quindi mi devono prelevare cinque
provette. L'infermiera controlla le etichette su ogni fiala e trova
qualcosa che non la convince. Mi chiede il foglio di prenotazione; mi fa
delle domande; dubita. Esce e va in accettazione a leggere di persona
l'impegnativa: "mi scusi signora ma ho un dubbio, se deve fare questo
esame poi il campione va mandato a #Altro_Ospedale#, altrimenti facciamo tutto qui,
vado a controllare".
La gente in attesa oltre la porta (aperta... non
è il massimo....) mi guarda con odio: già ho cinque provette, come oso
non avere i codici giusti sulla ricetta? Sto sprecando il loro prezioso
tempo!
L'infermiera torna con una provetta nuova correttamente
etichettata, mi preleva tutto il prelevabile, poi mi mette cento giri di
cerotto immobilizzandomi il braccio tipo saluto nazista.
Cerco di rivestirmi e scopro di aver scelto la maglia sbagliata!
Nello
sfilare la manica si è arrotolata su se stessa e col braccio steccato
non riesco a sbrogliarla. Più mi muovo e più si arrotola... e resto
mezza spogliata in sala prelievi, offrendo agli utenti visioni
celestiali della mia trippa e del mio reggiseno.
Alla fine strappo il
cerotto sul gomito e vinco la battaglia con i miei indumenti. Lascio il
Laboratorio Analisi da vincitrice alle ore 8.35
Davanti all'ospedale c'è un bar, penso di fermarmi a fare colazione.
Davanti
al bar c'è parcheggiata una macchina, proprio sulle strisce pednali;
fra ghiaccio e neve non si riesce a passare se non facendo una mezza
scalata. Dal bar esce una coppia di anziani che avevo visto ai prelievi,
barcollano un po', poi ce la fanno.
Entro a ordinare un cappuccino e
ritrovo quasi tutta la fila del laboratorio analisi; tutti si lamentano
della macchina parcheggiata male.
La titolare del bar: "Chiamerei i vigili, ma non ho il numero!!"
Io
invece il numero dei vigili ce l'ho memorizzato nel cellulare, perché
sono una cittadina precisa, oppure una grandissima stronza, fate voi.
Prendo
il telefonino, do il numero alla barista, e poi chiamo: "Buongiorno,
volevo segnalare un'auto in divieto di sosta che costituisce intralcio
grave, in zona ospedale..."
Elokia
the blog formerly known as "Platform Nine and Three Quarters"
"Sbattersene i maroni è la via per l'illuminazione" (massima zen della mia amica Cristina)
lunedì 9 febbraio 2015
mercoledì 5 marzo 2014
martedì 24 settembre 2013
Per la lavagnetta interiore
A mediocre person tells.
A good person explains.
A superior person demonstrates.
A great person inspires others to see for themselves.
A good person explains.
A superior person demonstrates.
A great person inspires others to see for themselves.
martedì 1 gennaio 2013
Happy New Year
La perfezione è la volontà di non nuocere a nessuno. Possa il vostro 2013 essere perfetto.
sabato 17 novembre 2012
Matteo Renzi vaffanculo
Ma xchè parli al plurale majestatis?
Ma xchè continui a dire che non hai mai detto nulla di particolarmente intelligente, che hai detto solo cose banali.... e la gente ti applaude?
Sei il pupazzo di Berlusconi.
Il franco tiratore.
Se l'ho capito io, l'avrà capito anche qualcun altro?
sabato 13 ottobre 2012
venerdì 5 ottobre 2012
Una poesiola dei tempi dell'università
When the English tongue we speak
Why is break not rhymed with weak?
Won’t you tell me why it’s true
We say sew, but also few?
And the maker of a verse
Cannot rhyme his horse with worse?Beard is not the same as heard,Cord is different from word,Cow is cow, low is low,Shoe is never rhymed with foe.
Think of hose and dose and lose,
And think of goose and yet of choose,
Think of comb and tomb and bomb,Doll and roll and home and some.
And since pay is rhymed with say,
Why not paid with said, I pray?
Think of blood and food and good;Mould is not pronounced like could.
Why is done, but gone and lone -
Is there any reason known?
To sum it up, it seems to me
That sounds and letters don’t agree.
Why is break not rhymed with weak?
Won’t you tell me why it’s true
We say sew, but also few?
And the maker of a verse
Cannot rhyme his horse with worse?Beard is not the same as heard,Cord is different from word,Cow is cow, low is low,Shoe is never rhymed with foe.
Think of hose and dose and lose,
And think of goose and yet of choose,
Think of comb and tomb and bomb,Doll and roll and home and some.
And since pay is rhymed with say,
Why not paid with said, I pray?
Think of blood and food and good;Mould is not pronounced like could.
Why is done, but gone and lone -
Is there any reason known?
To sum it up, it seems to me
That sounds and letters don’t agree.
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